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E-BORESU nº 4

Per il suo ruolo cruciale nelle strategie della monarchia spagnola e nella difesa dell’Europa cattolica, lo Stato di Milano visse in modo drammatico le vicende della guerra dei Trent’Anni. L’informazione sugli avvenimenti militari e politici era incentivata dai governanti e dall’autorità religiosa, che d’altra parte la sottoponevano a un controllo molto attento. In larga maggioranza, avvisi, relazioni, e gazzette, in lingua italiana e spagnola, testimoniano la propaganda della investitura sacrale degli Asburgo e delle loro vittorie. La dinastia dei Malatesta, stampatori regi e camerali, ebbe un ruolo di primo piano nella circolazione di questo genere di testi. Ma dobbiamo considerare che le città e soprattutto le comunità rurali erano direttamente coinvolte nelle emergenze belliche: mobilitate per sostenere l’esercito, costrette a dare alloggiamenti alle soldatesche o sottoposte alle invasioni del nemico. Parte dell’informazione politica dà voce a questi patimenti. Non rispecchia il punto di vista della corona; piuttosto esprime obiezioni sui costi della guerra e un crescente senso di sfiducia nel destino provvidenziale degli Asburgo. L’integrazione nel sistema della monarchia spagnola implicava pratiche di resistenza e negoziazioni che avevano acquisito una legittimazione istituzionale. La pubblica opinione si interessava e dibatteva di proteste e conflitti, non solo dei successi militari e degli eventi rilevanti dei sovrani.